#RealProjects: Brighi Infissi per il nuovo Museo del Territorio di Riccione
Ci sono progetti che ci rendono fieri più di altri. Il nuovo Museo del Territorio di Riccione è uno di questi. Per noi di Brighi Infissi, ogni dettaglio conta, ogni scelta è frutto di un’attenzione meticolosa, e ogni realizzazione porta con sé il calore della nostra passione artigianale.
Un Progetto di Valore per la Comunità
Il Museo rappresenta un punto di riferimento culturale per la città. La sua importanza è stata evidenziata anche dalla stampa locale. RiminiToday ha sottolineato il suo ruolo chiave nel processo di trasformazione urbana. (Leggi l’articolo completo qui link )
Dati Tecnici del Progetto
- Committente: Comune di Riccione
- Progettisti: Politecnica Building for Humans, arch. Alessandro Uras
- Appalto: Assegnazione lavori consorziati Brighi Infissi – CIRES Società Cooperativa
Prodotti di nostra produzione forniti e installati
- Facciate continue Schüco FWS 50: montanti, traversi e lamiere per fusione tra design e funzionalità.
- Finestre e portefinestre apribili Schüco AWS 75.SI+ / AD UP 75 / ADS 75.SI, soluzioni di massima efficienza energetica.
- Uscite di sicurezza Schüco AWS/ADS 75, integrate in facciata, con dispositivi antipanico Cisa/Iseo a tre punti di chiusura per garantire protezione senza compromessi estetici.
Prodotti commercializzati forniti e installati
- Porte tagliafuoco vetrate REI 60 in acciaio, perfettamente integrate.
- Porta vetrata multiuso Bloxer in acciaio con maniglione Fast Touch, maniglia esterna con chiave e chiudiporta aereo Dorma.
La Sfida: Una Facciata Imponente Senza Appoggi intermedi
Ogni progetto ha la sua anima e questa era racchiusa nella grande facciata di ingresso, una struttura maestosa, sviluppata senza appoggi da cielo a copertura. Una sfida che ha richiesto precisione ingegneristica e passione per il dettaglio. Ogni elemento è stato progettato e installato con cura per garantire stabilità strutturale, efficienza energetica ed estetica impeccabile.


Dentro il Progetto: La Parola ai Nostri Esperti
Ing. Grossi – RESPONSABILE dell’ufficio tecnico progettazione e disegni: qual è stato l’aspetto più affascinante di questo progetto?
“Lavorare su un edificio con una tale rilevanza culturale ha richiesto un equilibrio perfetto tra tecnologia e sensibilità architettonica. La facciata continua dell’ingresso Ovest di ampie dimensioni a tutta altezza senza rompitratta con il suo design pulito e la necessità di massima efficienza strutturale, ci ha spinto a superare i nostri stessi standard. Grazie alla tecnologia Schüco FWS 50, abbiamo creato una soluzione all’altezza dell’ambizione del progetto.
Ogni dettaglio è stato pensato con cura. Abbiamo optato per infissi in alluminio con taglio termico avanzato, in grado di offrire isolamento termico e acustico eccellenti. Inoltre, l’integrazione delle uscite di sicurezza con dispositivi antipanico a tre punti di chiusura ci ha permesso di unire funzionalità e sicurezza in un unico elemento estetico raffinato.



Ing. Montemaggi, project manager: quali aspetti sono stati più sfidanti e che soluzioni avete adottato per rendere questa realizzazione un successo?
Questo progetto era caratterizzato dalla complessità. Grandi vetrate trapezoidali da calare in spazi ristretti nel mezzo dell’intervento di ristrutturazione. Montanti di facciata lunghissimi hanno comportato relazioni di calcolo di verifica dei montanti da ingegneri specializzati. Esigenze acustiche importanti per separare gli ambienti e certificazioni richieste di 46dB di abbattimento di facciata: abbiamo utilizzato vetri da 49-50dB per raggiungere le prestazioni.
Altro aspetto che ha richiesto la massima attenzione è stata la simultaneità delle lavorazioni di vari operatori e la gestione degli imprevisti che sempre ci sono in cantieri come questo e la continua riprogrammazione per rispettare le scadenze.
La sfida più grande? Rispetto assoluto delle tempistiche dettate dalla Direzione Lavori, che nonostante ritardi non riferibili a noi, che abbiamo centrato grazie alla nostra pianificazione meticolosa.”


Geom Cioli, Responsabile di progetto: come si svolge un cantiere di questo tipo?
Ho seguito il rilievo misure, la supervisione della posa in opera, lo studio accurato dei vetri rispetto alla base di gara, anche per la particolare colorazione del vetro e concordato migliorie nell’utilizzare vetro temperato per evitare rotture da shock termico.
Insieme all’impresa Cires, abbiamo realizzato disegni costruttivi con migliorie di progetto aggiornandoli alle Norme Uni Europee.
Un cantiere di questo tipo ha bisogno di cura ed esperienza tecnica profonda: non è facile destreggiarsi tra norme di settore di nicchia, risultato estetico e problemi costruttivi che si scontrano con la difficoltà dei luoghi. Il tempo è un fattore importante: un progetto di questo tipo dura anche anni ed è importante essere presenti con continuità rispondendo alle varie figure di riferimento e alle varie esigenze del cantiere.


Creare con Passione, Costruire con Cura.
Ogni nostro progetto è più di una semplice realizzazione: è un pezzo della nostra storia, un racconto di impegno, precisione e dedizione.
Vedere il Museo del Territorio prendere vita e sapere che il nostro lavoro contribuirà a preservare la memoria e la cultura di Riccione è una soddisfazione impagabile.
Un affascinante viaggio nel tempo,
di recupero del patrimonio edilizio
con uno sguardo all’innovazione costruttiva
ed una estetica contemporanea internazionale.
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Brighi infissi – Divisione Building
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